IL PRESIDENTE 
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
 
  Visto l'art. 1, comma 380, lettera b) della legge 24 dicembre 2012,
n. 228 che  istituisce,  nello  stato  di  previsione  del  Ministero
dell'interno, il Fondo di solidarieta' comunale che e' alimentato con
una quota dell'imposta municipale propria, di spettanza  dei  comuni,
di cui all'art.  13  del  decreto-legge  6  dicembre  2011,  n.  201,
convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n.  214,
definita con decreto del Presidente del Consiglio  dei  ministri,  su
proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto  con
il  Ministro  dell'interno,  previo  accordo  da  sancire  presso  la
Conferenza Stato-citta' e autonomie locali; 
  Visto l'art. 1, comma 380-ter, lettera b), della legge n.  228  del
2012 in virtu' del quale per le medesime finalita' di  cui  al  comma
380, con decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri,  su
proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto  con
il Ministro dell'interno,  previo  accordo  da  sancire  in  sede  di
Conferenza Stato-citta' e autonomie locali, da emanare  entro  il  30
aprile 2016 per l'anno 2016, sono stabiliti i criteri di formazione e
di riparto del Fondo di solidarieta' comunale; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  18
maggio  2016  concernente  il  «Fondo   di   solidarieta'   comunale.
Definizione e ripartizione delle risorse spettanti per l'anno  2016»,
pubblicato  nel  supplemento   ordinario   n.   18   della   Gazzetta
Ufficiale n. 134 del 10 giugno 2016; 
  Visto l'art. 1, comma 1, del decreto-legge 24 giugno 2016, n.  113,
il quale modifica il comma 380-sexies dell'art. 1 della legge n.  228
del 2012 in base al quale, a decorrere dall'anno 2016,  in  deroga  a
quanto disposto dai commi 380-ter e 380-quater, una quota  del  Fondo
di solidarieta' comunale, nell'importo massimo  di  80,0  milioni  di
euro, e' accantonata per essere ripartita tra i comuni per i quali il
riparto dell'importo di 3.767,45 milioni  di  euro  non  assicura  il
ristoro di un importo  equivalente  al  gettito  del  tributo  per  i
servizi indivisibili (TASI)  sull'abitazione  principale  stimato  ad
aliquota di base; 
  Visto l'art. 1, comma 2, del decreto-legge  n.  113  del  2016,  il
quale   stabilisce   che   le   disponibilita'   residue    di    cui
all'accantonamento previsto dall'art. 7, comma  1,  del  decreto  del
Presidente del Consiglio dei ministri 10 settembre 2015,  concernente
il «Fondo di solidarieta' comunale. Definizione e ripartizione  delle
risorse  spettanti  per  l'anno  2015»,  pubblicato  nel  supplemento
ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 231  del  5  ottobre  2015,  non
utilizzate per le finalita'  di  cui  allo  stesso  art.  7,  possono
esserlo per le medesime finalita' per l'anno 2016; 
  Visto l'art. 1, comma 3, del  decreto-legge  n.  113  del  2016  il
quale, nel modificare il comma 380-quater, dell'art. 1,  della  legge
n. 228 del 2012, prevede che  puo'  essere  applicato  un  correttivo
statistico finalizzato a limitare le  variazioni,  in  aumento  e  in
diminuzione, delle risorse  accantonate  e  redistribuite  a  ciascun
comune delle regioni a statuto ordinario sulla base della  differenza
tra le capacita' fiscali e  i  fabbisogni  standard  approvati  dalla
Commissione tecnica per i fabbisogni standard entro  il  31  dicembre
dell'anno precedente a quello di riferimento; 
  Considerato che nella seduta del  24  marzo  2016,  richiamata  dal
decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 18 maggio 2016,  la
Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali ha sancito, tra  l'altro,
«che il Governo assuma  l'impegno  ad  affrontare  la  necessita'  di
attribuire, nell'ambito del Fondo di solidarieta' comunale per l'anno
2016, le risorse non ripartite per  l'accantonamento  di  80  milioni
euro, di cui all'art. 1, comma 380-sexies, della  legge  28  dicembre
2015,  n.  208,  nonche'  l'impegno  a  destinare,  per  le  medesime
finalita',  un'ulteriore  quota  corrispondente  alla  somma  residua
dell'accantonamento per rettifiche, relativo all'anno 2015, a  valere
sul Fondo di solidarieta' comunale 2016»; 
  Considerato che con l'art. 1 del decreto-legge n. 113 del  2016  e'
stato attuato l'impegno sancito  nella  predetta  Conferenza  del  24
marzo 2016; 
  Considerato che nell'Allegato  3  al  decreto  del  Presidente  del
Consiglio  dei  ministri  18   maggio   2016   risultano   utilizzati
64.740.376,50 euro degli 80,0 milioni di  euro  di  cui  all'art.  1,
comma 380-sexies, secondo periodo, della legge  n.  228  del  2012  e
all'art. 1, comma 2, lettera c), dello stesso decreto 18 maggio  2016
destinati ai comuni per i quali il riparto della quota  di  cui  alla
lettera b) dello stesso comma 380-sexies non assicura il  ristoro  di
un  importo  equivalente  al  gettito  della   TASI   sull'abitazione
principale stimato ad aliquota di base e che,  pertanto,  le  risorse
non ripartite ammontano a 15.259.623,50 euro  e  che,  in  linea  con
l'impegno sancito nella citata Conferenza del 24 marzo 2016,  vengono
destinate all'accantonamento  di  cui  all'art.  6  del  decreto  del
Presidente del Consiglio dei ministri 18  maggio  2016  previsto  per
eventuali conguagli ai singoli comuni  derivanti  da  rettifiche  dei
valori e dei criteri utilizzati  ai  fini  dello  stesso  decreto  18
maggio 2016; 
  Considerato che l'art. 7 del decreto del Presidente  del  Consiglio
dei ministri 10 settembre  2015  ha  previsto  un  accantonamento  di
20.000.000 euro da destinare a eventuali conguagli ai singoli  comuni
derivanti da rettifiche dei valori utilizzati ai  fini  dello  stesso
decreto 10 settembre 2015 e  che  le  assegnazioni,  approvate  nella
seduta della Conferenza Stato-citta' e autonomie locali del 9  giugno
2016, hanno riguardato 8.937.665  euro  e  che,  pertanto,  residuano
11.062.335 euro che ai sensi dell'art. 1, comma 2, del  decreto-legge
n. 113 del 2016 sono destinate per l'anno 2016 a eventuali  conguagli
per i singoli comuni derivanti da rettifiche dei valori; 
  Considerato che l'art. 6 del decreto del Presidente  del  Consiglio
dei ministri 18 maggio 2016 gia' prevede che, per  l'anno  2016,  «e'
costituito  un  accantonamento  di  euro  15.000.000  sul  Fondo   di
solidarieta' comunale»; 
  Considerato che nella Conferenza del 24 marzo 2016 il Governo si e'
impegnato a destinare per le medesime finalita' di cui all'art. 6 del
decreto del Presidente del Consiglio  dei  ministri  18  maggio  2016
un'ulteriore    quota    corrispondente    alla     somma     residua
dell'accantonamento per rettifiche, relativo all'anno  2015,  pari  a
11.062.335,00; 
  Ritenuto che, sulla base dell'intesa raggiunta nella seduta del  24
marzo 2016 e dell'art. 1  del  decreto-legge  n.  113  del  2016,  le
risorse complessive da destinare per le finalita' di cui  all'art.  6
del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 18 maggio 2016,
nella parte in cui prevede l'accantonamento destinato  per  conguagli
derivanti da rettifiche dei criteri utilizzati ai fini del decreto 18
maggio 2016, sono pari a 26.321.958,50 euro; 
  Ritenuto che l'importo di 3.937.665,00 euro  rimane  accantonato  a
titolo di rettifiche dei valori per l'anno 2016; 
  Atteso che e'  necessario  modificare  l'art.  6  del  decreto  del
Presidente del Consiglio dei ministri 18 maggio 2016; 
  Visto l'Accordo  sancito  in  sede  di  Conferenza  Stato-citta'  e
autonomie locali il 14 luglio 2016, ai sensi  della  lettera  b)  del
comma 380-ter dell'art. 1 della legge n. 228 del 2012; 
  Su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto
con il Ministro dell'interno; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
                           Accantonamento 
 
  1. Per l'anno 2016, per le finalita' di cui ai successivi commi 2 e
3, si utilizzano le somme derivanti dall'accantonamento di 15 milioni
di euro previsto dall'art. 6 del decreto del Presidente del Consiglio
dei ministri 18 maggio 2016 e l'ulteriore quota di 15.259.623,50 euro
pari alle risorse non ripartite a fronte dell'accantonamento di  80,0
milioni di euro previsto dall'art. 1, comma 380-sexies,  della  legge
24 dicembre 2012, n. 228. 
  2. L'accantonamento di cui al comma 1 e' destinato,  per  l'importo
di 26.321.958,50 euro, a conguagli per  i  singoli  comuni  derivanti
dall'applicazione del criterio di cui al comma 380-quater,  dell'art.
1, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, in base al quale puo' essere
applicato  un  correttivo  statistico  finalizzato  a   limitare   le
variazioni, in aumento e in diminuzione, delle risorse accantonate  e
redistribuite a ciascun comune  delle  regioni  a  statuto  ordinario
sulla base della differenza tra le capacita' fiscali e  i  fabbisogni
standard. Il  relativo  riparto  e'  effettuato  nell'allegato  A  al
presente  decreto  secondo   le   modalita'   indicate   nella   nota
metodologica di cui all'Allegato B al presente decreto. 
  3.  L'importo  residuo  dell'accantonamento  di  cui  al  comma  1,
corrispondente a 3.937.665,00 euro, unitamente alle quote  attribuite
per effetto dell'art. 1, comma 2, del decreto legge 24  giugno  2016,
n. 113, e' destinato a rettifiche dei valori utilizzati ai  fini  del
decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 18  maggio  2016  e
del presente decreto. Le assegnazioni sono disposte con  decreto  del
Ministro dell'interno, di concerto con il  Ministro  dell'economia  e
delle finanze, da  adottare  sentita  la  Conferenza  Stato-citta'  e
autonomie locali entro il 31 ottobre 2016. 
  4. Il comma 2 dell'art. 6 del decreto 18 maggio 2016 del Presidente
del Consiglio dei ministri e' abrogato. 
  Il presente decreto verra' trasmesso alla Corte dei  conti  per  la
registrazione e  sara'  pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale  della
Repubblica italiana. 
    Roma, 1° dicembre 2016 
 
             p. Il Presidente del Consiglio dei ministri 
                             De Vincenti 
 
 
              Il Ministro dell'economia e delle finanze 
                               Padoan 
 
 
                      Il Ministro dell'interno 
                               Alfano 
 

Registrato alla Corte dei conti il 27 dicembre 2016 
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